Dott. Giuseppe Vitale

SIMILIA SIMILIBUS CURENTUR

L’Omeopatia è un metodo terapeutico che applica clinicamente la Legge di Similitudine e che utilizza le sostanze medicamentose naturali a dosi deboli o infinitesimali, dinamizzate.

Già Ippocrate, nel V sec. A.C. notò un parallelismo d’azione tra il potere tossicologico di una sostanza e la sua azione terapeutica, ad es. notò che la tintura di cantaride, che tossicologicamente provoca cistite ed ematuria, poteva essere usata in piccole dosi per il trattamento delle cistiti.

Ma è alla fine del XVIII sec. che un medico tedesco, Christian Samuel HAHNEMANN si accorge che il chinino, rimedio utilizzato nel trattamento della febbre malarica, provoca tossicologicamente degli accessi febbrili simili a quelli per i quali era impiegato come agente terapeutico.
Ha quindi una intuizione: …“sembrerebbe che i medicamenti siano capaci di guarire dei sintomi analoghi a quelli che essi sono in grado di produrre”. Comincia a sperimentare su se stesso alcune sostanze come ad es. l’aconito, la belladonna, il mercurio ecc. per conoscere l’azione farmaco-dinamica di queste sostanze sull’individuo sano; poi conoscendo queste azioni, impiegò queste sostanze, in qualità di agenti terapeutici, in pazienti che presentavano sintomi simili a quelli indotti dalla sperimentazione negli individui sani. Constatò allora che la sua ipotesi si verificava, ma a condizione di impiegare, come dosi terapeutiche, delle dosi estremamente deboli o addirittura infinitesimali. E così, con sperimentazioni successive, Hahnemann si accorse che la sua ipotesi, inizialmente formulata, si verificava regolarmente. Non era dunque più una semplice ipotesi, ma una legge della natura : la Legge di Similitudine.

L’Omeopatia è un metodo terapeutico, messo a punto dopo anni di sperimentazione cliniche e tossicologiche, che consiste nel somministrare al paziente, a dose debole o infinitesimale e dinamizzata , la sostanza che, somministrata ad un soggetto sano in dosi ponderali, provoca in questi dei sintomi simili a quelli del paziente.
Mentre la terapia classica farmacologica distrugge o cerca di distruggere un batterio, un virus o inibisce le reazioni del paziente con antipiretici, antispastici, antidolorifici, antibiotici o sostituisce chimicamente le sostanze fisiologiche insufficienti ( ormoni elettroliti ecc.), la terapia Omeopatica agisce nello stesso senso delle reazioni dell’organismo, le stimola per renderle più efficaci, rispettando il terreno su cui queste reazioni si svolgono, cioè il paziente.

Oggi, dopo alterne vicende l’Omeopatia sta riscuotendo enorme successo tra pazienti, medici e… farmacisti, e rappresenta uno strumento terapeutico valido che ogni medico dovrebbe conoscere, senza lasciarsi andare a facili negazioni acritiche, suggestioni negative o immotivati pregiudizi. Inoltre, la ricerca affronta ,con rinnovato fervore, l’impegno oneroso del riconoscimento scientifico del meccanismo di azione del rimedio omeopatico, presso gli Istituti di Fisica e Farmacologia (italiani e internazionali).
Oggi sono molti gli studi clinici, pubblicati anche su riviste scientifiche non omeopatiche, che comprovano l’efficacia dell’omeopatia, metodo terapeutico del futuro, che ben si integra alla terapia farmacologica.

Rivolgersi all’Omeopatia, quindi non significa escludere la medicina tradizionale, integrando le varie possibilità terapeutiche si potrà raggiungere un migliore equilibrio dell’organismo ripristinandone il benessere, in modo non aggressivo, con minimi effetti collaterali.